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Quando un hashtag serve per raccontare per bene un alluvione

Sul Fatto Quotidiano il racconto dell’alluvione e di un hashtag 5 anni fa

“Non penso che Twitter abbia salvato Torino, ma #allarmemeteoPMci ha tenuti lontano dai ponti. Coraggio, si riparte”. Questo è il messaggio che è partito nelle prime ore di lunedì 7 novembre dall’account Twitter di TorinoAnni10. Un messaggio di speranza e fiducia, dopo una domenica di paura e di angoscia nel timore che il maltempo potesse fare in Piemonte gli stessi strazi realizzati in Liguria.

Sabato mattina è arrivata la proposta via twitter da Stefano Calosso  di usare #allertameteoPM per marcare i contenuti su twitter. Era l’ideale: definire da subito un canale comune per l’informazione fra tutti gli interessati.

Il flusso di notizie è partito da subito, ma è diventato imponente nella giornata di domenica quando si temeva succedesse il peggio. Al flusso di notizie hanno aderito gli enti pubblici, non tutti i quotidiani (chi è causa del suo mal pianga sè stesso), moltissimi cittadini.

E la domenica pomeriggio #allertameteopm ha diffuso per primo le notizie del ponte crollato, della tangenziale a mollo e dei fiumi in piena. E le notizie sono circolate veloci e sintetiche e stanno circolando anche ora che il rischio non è ancora passato del tutto. Ed ora c’è anche la mappa delle segnalazioni.

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