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Sono partiti gli Stati Generali dell’Editoria: quale sarà il percorso di lavoro per rinnovare il settore

Sono partiti gli Stati Generali dell’Editoria voluti dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e organizzati dal Sottosegretario di Stato con delega all’informazione e all’editoria, Vito Crimi.

All’intervento introduttivo del premier Conte è seguita una tavola rotonda moderata dal Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria, Cons. Ferruccio Sepe e alla quale hanno preso parte i presidenti di Federazione Italiana Editori Giornali, Federazione Nazionale Stampa Italiana e Ordine dei Giornalisti, Associazione Nazionale Stampa Online, Unione Stampa Periodica Italiana, Utenti Pubblicità Associati.

Dopo l’inaugurazione si aprirà la fase di consultazione pubblica in cui chiunque potrà avanzare le proprie proposte all’interno di cinque aree tematiche – informazione primaria, giornalisti e altri operatori del settore, editoria, mercato, cittadini – e raccogliere spunti dalla parte più significativa di interlocutori del settore. Obiettivo: il rinnovamento a trecentosessanta gradi di un settore strategico come quello dell’editoria, dal cittadino all’editore.

L’elenco analitico di tutte le proposte sarà reso pubblico e sottoposto alla valutazione degli attori istituzionali della filiera. In un confronto pubblico intermedio si approfondiranno le istanze e le valutazioni sulle singole proposte. Al termine delle consultazioni verrà presentato un documento finale completo, frutto del lavoro condiviso di tutte le parti coinvolte, oggetto di un ulteriore momento di confronto pubblico.

Obiettivo degli Stati Generali dell’Informazione e dell’Editoria è una riforma a 360°del sistema che tenga conto di tutti i soggetti interessati, dall’editore fino al lettori con il cittadino è al centro

Gli Stati Generali saranno  un tavolo aperto a tutti, in cui saranno affrontati molteplici  temi suddivisi in cinque macro aree:

Il percorso  si svilupperà in 4 diverse giornate:

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